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Roma Metropolitane: caricati lavoratori e dirigenti sindacali. La nota di Cgil, Cisl, Uil
ROMA - "Chiediamo al Viminale e al questore di Roma di spiegare quanto è accaduto. Quello che è stato fatto dalle forze dell'ordine a dei lavoratori inermi, ai dirigenti sindacali e ai rappresentanti politici presenti al presidio è intollerabile". Così i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, commentando quanto avvenuto nella serata di martedì 1° ottobre davanti alla sede di Roma Metropolitane (in via Tuscolana 171), dove "la Polizia ha forzato il presidio pacifico dei lavoratori che si battevano contro la liquidazione della società, ferendone alcuni". I tre segretari generali rilevano che "episodi come questi non possono essere più tollerati. È necessario fare la massima chiarezza su quanto è successo e individuare le responsabilità. Ai lavoratori, ai dirigenti sindacali e agli esponenti politici presenti al presidio e vittime dell'aggressione va tutta la nostra solidarietà".

Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio hanno deciso di convocare un sit-in al Campidoglio per mercoledì 2 ottobre, l'appuntamento è alle ore 17."Chiederemo conto all'amministrazione comunale e alle istituzioni competenti di quanto successo", si legge in una nota: "Non si può rispondere con la violenza alla legittima preoccupazione dei lavoratori e delle lavoratrici di perdere il posto di lavoro. Il nostro auspicio è che il ministro Lamorgese, così come annunciato a mezzo stampa, accerti fino in fondo le responsabilità. Aspettiamo ancora che la sindaca Raggi chieda scusa ai lavoratori e alle lavoratrici per la situazione che si è venuta a creare. Il suo silenzio è un pessimo segnale nei confronti dell’intera città". 

Solidarietà e condanna anche dalla Fp Cgil nazionale. “Condanniamo con forza quanto accaduto a Roma davanti alla sede di Roma Metropolitane dove lavoratrici e lavoratori, esponenti istituzionali e sindacalisti, tra i quali Natale Di Cola e Michele Azzola della Cgil Roma e Lazio, sono stati violentemente colpiti e feriti dalla Polizia di Stato mentre erano in presidio", spiega la categoria del pubblico impiego: "La Polizia, infatti, ha forzato un presidio promosso per scongiurare il via libera alla liquidazione della partecipata che determinerà il licenziamento di oltre 150 lavoratori, compromettendo il loro futuro e quello delle loro famiglie. Quanto accaduto è inaccettabile. Pretendiamo l’immediata condanna del gesto da parte del Comune di Roma e dei vertici della Polizia”.