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Selta spa, incontro di 4 ore in Confindustria. Cercasi investitori entro quattro mesi. Cgil e Cisl: “Impensabile perdere questo know-how, lavoratori non paghino errori non loro”. Il 19 dicembre fissata Assemblea Lavoratori alla sede centrale di Cadeo (Piacenza)
 
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Presidio Selta spa Confindustria Piacenza Foto Motta Cgil crisi
Presidio Selta spa Confindustria Piacenza Foto Motta Cgil crisi
14 dicembre 2018

Selta spa, incontro di 4 ore in Confindustria. Cercasi investitori entro quattro mesi. Cgil e Cisl: “Impensabile perdere questo know-how, lavoratori non paghino errori non loro”. Il 19 dicembre fissata Assemblea Lavoratori alla sede centrale di Cadeo (Piacenza)

 
PIACENZA - “L'incontro è durato quasi quattro ore e ha affrontato gli aspetti finanziari. Possiamo dire: investitori cercasi entro quattro mesi”. Così Maurizio Mori (Cgil Piacenza) e Luigi Bernazzani (Fim Cisl) commentano l'esito dell'incontro sul futuro della Selta spa di Cadeo alla fine del confronto in Confindustria Piacenza di oggi, venerdì 14 dicembre.
“Siamo di fronte a una situazione difficile – spiegano i sindacati - ma il fatto che ci siano commesse aperte e soprattutto che stiamo parlando di un'eccellenza del territorio e del Paese per know-how e struttura non ci fa perdere la speranza. Affronteremo passo dopo passo la situazione con i lavoratori, con determinazione e speranza. I lavoratori non devono pagare colpe non loro. Ne discuteremo in assemblea a Cadeo, il 19 dicembre” anticipano Cgil e Cisl.
Selta è uno dei fiori all'occhiello del made in Italy in un settore strategico che va dalla cyber security alle infrastrutture di rete. Ha la sua sede operativa a Cadeo (Piacenza) dove trovano lavoro 127 dipendenti e ha unità produttive a Tortoreto Lido (Teramo), Avellino e Roma per un totale di 300 lavoratori, soprattutto ingegneri e operai iper-specializzati. Scongiurare l'ipotesi fallimento, mai paventata prima né ai lavoratori né alle parti sociali, l'obiettivo del confronto di oggi a Piacenza.
Sotto le finestre dell'associazione industriali, durante il confronto sindacale, i dipendenti di Selta hanno organizzato un sit-in di protesta perché, si legge in una lettera distribuita durante il presidio, “siamo stanchi di essere tenuti all'oscuro in una situazione di preoccupazione crescente”. L'azienda, infatti, nei giorni scorsi ha portato i libri contabili in Tribunale a Milano, dove ha sede legale, facendo richiesta di concordato. “La proposta di concordato preventivo avanzata nelle corse settimane rappresenta uno strumento per cercare di garantire la continuità aziendale facilitando l'ingresso a nuovi potenziali investitori. E' una situazione da monitorare step-by-step, in tempo reale – concludono i sindacati – certamente la crisi non inizia oggi ma quattro anni fa. Tuttavia una temporanea congiuntura di mercato sfavorevole e scelte aziendali opinabili hanno determinato questa situazione che si può e si deve superare. A partire da nuovi investitori che vanno trovati entro breve”.



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Nota stampa 12 dicembre


Crisi Selta spa, sindacati: “Stipendi del Cda sproporzionati e irrispettosi dei lavoratori”.
Indetto per venerdì 14 a Cadeo, in concomitanza con incontro su futuro della società, un presidio  davanti ai cancelli dell’azienda
 
 
 
 
PIACENZA - E' del 4 dicembre l'ultima assemblea dei lavoratori di Selta spa, azienda che lavora nell'ambito della cyberg security e degli impianti ad alta tecnologia digitale con sede a Cadeo (Piacenza), e stabilimenti a Tortoreto Lido (Teramo), Roma e Avellino con quasi 300 dipendenti in totale. All'ordine del giorno di quell'assemblea c'era, e non era la prima volta, la crisi della società che vede tutti i suoi lavoratori in cassa integrazione straordinaria e il prossimo incontro tra sindacati di categoria (Fiom Cgil e Fim Cisl) e azienda, in agenda per venerdì 14 dicembre al quartier generale di Cadeo, in cui aleggiava quantomeno la speranza, finalmente, di parlare di un vero rilancio dell'azienda.
 
Invece, la doccia fredda: Selta ha portato i libri in tribunale. “L'azienda ha tenuto all'oscuro i lavoratori del fatto che avesse portato i libri in Tribunale – precisano Maurizio Mori della Cgil di Piacenza e Luigi Bernazzani della Fim Cisl -. E' l'ennesimo gesto di arroganza di una società che non ha mai dato retta, in questi anni, né a noi né tantomeno ai revisori che sottolineavano, nell'ultimo bilancio societario, alcune voci di gestione da mettere sotto controllo”.
I sindacati si riferiscono ai compensi del Consiglio di Amministrazione di Selta Spa definiti “incomprensibili e proporzionati rispetto alla situazione economica e patrimoniale della società”, da quanto si legge nel bilancio ordinario d'esercizio chiuso il 31 marzo 2018. Emolumenti che avevano lambito il mezzo milione di euro (457.467 euro) nel precedente bilancio (con lavoratori già in cassa integrazione e procedure di mobilità aperte) e che poi erano “scesi” a 370mila euro in quest'ultimo rendiconto economico.
 
“Si richiede – si legge nel documento contabile pubblico e disponibile in Camera di Commercio – che gli emolumenti (del cda di Selta, ndr) vengano adeguati alla situazione e che l'Assemblea dei Soci intervenga prontamente per emolumenti del Cda che appaiono incomprensibile e spropositati”. “Purtroppo, quell'appello dei revisori non ha mai trovato ascolto – commenta Mori – ed è evidente che questi stipendi d'oro appaiono irrispettosi verso chi ora rischia di perdere il lavoro. Il territorio, ma in generale questa nicchia di mercato composta da un nugolo di azienda ad altissima tecnologia, non può permettersi di veder sparire Selta e le competenze di lavoratori e lavoratrici, soprattutto ingegneri ed esperti della digitalizzazione dei processi. Mantenere un livello occupazionale che dia la possibilità di un rilancio aziendale è una priorità non solo nostra, ma credo di tutto il territorio” concludono i sindacati.
 
Per queste ragioni i lavoratori di Selta hanno deciso di imbastire un presidio di fronte ai cancelli dell'azienda in occasione dell'incontro sindacale previsto per la mattinata di venerdì 14 dicembre.