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Piacenza, mense scolastiche, Filcams Cgil: "Centinaia di lavoratrici nell'incertezza. Istituzioni diano risposte"
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Quale orizzonte si prospetta per le addette alle mense scolastiche di Piacenza e provincia?

 

Ad oggi sembra non esserci alcuna risposta da parte delle istituzioni a questa situazione problematica iniziata il 24 Febbraio, data in cui il servizio è stato sospeso.

Le problematiche di questo settore, che nella sola provincia di Piacenza conta centinaia di lavoratrici, hanno ricevuto finora poca visibilità.

Oltre che all’incertezza sul futuro occupazionale nel medio-lungo periodo queste lavoratrici si trovano in numerosi casi ad affrontare problemi di continuità di reddito nel breve termine, in quanto diverse aziende che hanno attivato il FIS hanno deciso di non anticipare ai dipendenti l’importo del trattamento di integrazione salariale erogato dall’INPS in attesa che l’istituto paghi direttamente gli interessati. Una scelta quella delle aziende che ha creato un vuoto di entrate improvviso alle lavoratrici generando un’instabilità economica, se non un’impossibilità per alcuni casi, nella gestione delle spese quotidiane e familiari.

Solitamente il reddito di queste persone è molto basso, avendo per la maggior parte contratti di part- time ciclico verticale con una media ore tra le 15 e le 20 settimanali che comprende periodi di non lavoro, e quindi senza retribuzione, quando le scuole sono chiuse. Tra pochi giorni entreranno dunque nella fase nella quale non è previsto loro alcun pagamento facendo sì che alcune di loro siano senza entrate da lavoro da Aprile e senza sapere fino a quando.

Sulla ripresa delle scuole tutt’ora si paventano tra le più svariate ipotesi. Abbiamo bisogno di capire per tempo quali soluzioni saranno adottate per poi riuscire ad arrivare a modalità condivise di attuazione di tali proposte in modo da garantire la sicurezza innanzitutto e che nella riapertura delle scuole si tenga conto di tutte le figure coinvolte, addette mensa comprese, senza dimenticare  che queste lavoratrici forniscono un servizio direttamente ai nostri ragazzi che prevede impegno e responsabilità a fronte di un reddito medio-basso.