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Rinnovato il CCNL cooperazione sociale. TUTTE LE NOVITA ECONOMICHE e NORMATIVE. A Piacenza riguarda tra le 2500 e le 2800 persone
Giovanni Baiardi Cgil, Cisl Uil cooperazione sociale Piacenza
+++++++++Rinnovato il CCNL cooperazione sociale. 

A Piacenza tra i 2.500 e i 2.800 lavoratori interessati. 
Sindacati: “Consegneremo nuovi minimi contrattuali all'Ispettorato provinciale del lavoro” - TUTTE LE NOVITA ECONOMICHE e NORMATIVE



PIACENZA - Lavoratori e lavoratrici che hanno a che fare con le parti più “estreme” e più fragili della società: bambini e anziani. A Piacenza sono tra i 2.500 e i 2.800 i lavoratori interessati dal rinnovo del contratto collettivo nazionale della Cooperazione sociale, che dopo sette anni di “vacanza” è stato rinnovato alla fine di maggio dai sindacati confederali e dalle principali centrali cooperative. I contenuti dell'intesa sono stati illustrati in una conferenza stampa in sala Guido Rossa in Camera del Lavoro da Giovanni Baiardi (Fp Cgil), Alberto Canepari (Cisl Fp) e Gianmaria Pighi (Uil Fpl).


Sette anni, dicevamo, che il CCNL era scaduto. Dopo lunghe trattative la pre-intesa è stata sottoposta ai lavoratori piacentini nei mesi di marzo e aprile, mentre a maggio è arrivata la sigla finale dopo il via libera della base. Sono oltre 400mila in Italia i lavoratori interessati, poco meno di 3mila a Piacenza. “E' un contratto atteso da diversi anni, tuttavia la mobilitazione prosegue – hanno spiegato i dirigenti sindacali – perché l'8 giugno è prevista una manifestazione unitaria a Roma: è stato siglato il CCNL 2017-2019, e a dicembre, quindi, sarà di nuovo in scadenza. Invitiamo i lavoratori a partecipare alla mobilitazione, alle assemblee e informarsi presso il proprio sindacato di riferimento. La posta in gioco è alta, e si può fare tanto” hanno spiegato Baiardi, Pighi e Canepari.

PARTE ECONOMICA

Nello specifico, il contratto prevede 300 euro lordi una-tantum di indennità per il periodo di vacanza contrattuale: 200 erogati a giugno e 100 a luglio. L'aumento è nell'ordine di 80 euro a regime per la categoria C-1, a regime da settembre 2020 e i cui primi effetti si vedranno a novembre 2019. “Andremo all'Ispettorato territoriale del lavoro per consegnare le tabelle dei nuovi minimi contrattuali. Al di là dei controlli, che vanno fatti, invitiamo pubblicamente già da oggi committenze pubbliche e private a tener conto del rinnovo contrattuale: occorre prevedere, nelle gare di appalto, i nuovi compensi orari perché in un comparto che opera con bambini, anziani e disabili la qualità dei servizi passa dalla soddisfazione dei lavoratori e puntando sulla qualità ad emergere saranno le cooperative più 'serie', ossia quelle che rispettano appieno accordi e contratti e che erogheranno, di conseguenza, i servizi migliori. Per questo richiamiamo tutti al rispetto rigoroso dei contratti nell'elaborazione delle gare d'appalto”. 
PARTE NORMATIVA

“Una battaglia di civiltà è stata vinta” hanno commentato i tre sindacalisti. “I giorni di malattia relativo a cure salvavita come la chemioterapia è stato tolto dal periodo cosiddetto di 'comporto', oltre al quale il datore può lasciare a casa il lavoratore”. Inoltre, i tempi di vestizione saranno considerati, con il nuovo contratto, tempi di lavoro. Per quanto riguarda la previdenza integrativa, la quota a carico del datore di lavoro è passata dall'1 all'1,5 per cento. Pensione integrativa più alta senza oneri per i lavoratori, quindi, grazie al rinnovo di Cgil, Cisl e Uil.

CONTRATTO TERRITORIALE

A livello provinciale i sindacati hanno ottenuto dal 2007 un “elemento retributivo territoriale”, ossia una sorta di premio di risultato che verrà erogato nel mese di agosto - la cui entità sarà definita a breve in base alla media dell'andamento economico di alcune realtà-campione.

“Auspichiamo che le centrali cooperative intendano agire i nuovi strumenti che rilanciano la contrattazione territoriale: conosciamo le realtà del territorio e vorremmo, punto su punto, migliorarla grazie alle nuove possibilità di contrattazione decentrata”.

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