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Scuola, ORGANICO DI FATTO a Piacenza: "UNA GOCCIA NELL’OCEANO"
Come già puntualmente riferito dagli organi di stampa, nella fase di adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto, il ministero ha risposto ai bisogni segnalati e documentati dell’intera regione Emilia Romagna concedendo solo 91 posti di docente per la scuola dell’obbligo e 0 posti per la scuola dell’infanzia.
E’ di oggi la notizia che alla nostra provincia sono stati assegnati 11docenti, per lo "sdoppiamento" delle classi più numerose: una goccia nel mare rispetto ai bisogni del  territorio.
Va ricordato che la Flc Cgil di Piacenza, già nella fase di definizione degli organici di diritto (fine Aprile 2010), aveva denunciato il taglio di 90 docenti e 50 Ata, necessari per garantire la qualità dell’offerta formativa del sistema scolastico provinciale.
A maggior ragione oggi, in seguito alla definizione dell’organico di fatto, la Flc non può che denunciare ancora una volta l’esito dei tagli che:
·        non garantirà il funzionamento della scuola in base a quanto previsto dagli ordinamenti (insegnamento inglese nella primaria, rispetto delle norme di sicurezza, inserimento alunni disabili);
·        peggiorerà in modo irreversibile la qualità del sistema formativo, cancellando di fatto le esperienze più innovative e positive (tempo pieno, tempo prolungato, ecc.);
·        lascerà centinaia di bambine/i senza scuola dell’infanzia o con orario ridotto, con conseguenze sociali facilmente prevedibili;
·        renderà sempre più difficile il processo di inclusione e di integrazione, in particolare per gli studenti non di madre lingua italiana;
·        non garantirà più la scuola dell’eguaglianza dei diritti;
·        lascerà molti lavoratori precari della scuola, senza alcuna prospettiva di lavoro.
Come già sottolineato nell’incontro dello scorso 2 Agosto, la Flc Cgil ritiene di non poter sostenere da sola questa causa. Sollecita nuovamente i rappresentanti locali delle Istituzioni e delle forze politiche ad intervenire con iniziative concrete per contrastare questo vero e proprio smantellamento della scuola pubblica  e per garantire la necessaria qualità del nostro sistema scolastico.