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Per la Costituzione e per la Scuola Pubblica: sabato 12 presidio in via XX Settembre
ARTICOLO PRESO DA PIACENZASERA.IT


Un presidio per “richiamare l’attenzione sul ruolo della scuola pubblica” e per “difenderla dai continui attacchi ai quali è sottoposta dal Governo”. E’ con questo spirito che il neonato Comitato per la scuola della Costituzione chiama a raccolta tutti i cittadini all’iniziativa prevista per domani a partire dalle 15 in via XX Settembre a Piacenza.

Una mobilitazione, hanno sottolineato gli organizzatori, nata nelle ultime ore e nell’ambito della giornata nazionale in difesa di scuola e Costituzione, ma che ha già raccolto diverse adesioni, a partire dai sindacati, alle associazioni professionali dei docenti, ad alcuni partiti (anche se la manifestazione sarà senza simboli politici), fino al comitato genitori “La Scuola è aperta a tutti” e a varie associazioni con in testa l’Anci.

“La scuola pubblica è uno dei pilastri della nostra società – ha detto Manuela Calza, segretaria Flc Cgil Piacenza – è il luogo dove si insegna il pensiero critico educando i cittadini di domani. Oggi assistiamo a una serie di attacchi inaccettabili da parte di un Governo che oltre a fare pesanti tagli continua a delegittimare il ruolo dei docenti”

“Questi attacchi – ha aggiunto Roberto Lovattini, di Movimento Cooperazione educativa – mirano a distruggere la scuola nel modo in cui è sempre stata intesa: per questo è necessario opporsi e il presidio vuole essere un primo passo in questo senso”.

Attacchi alla scuola ma non solo. Per il presidente di Anpi Piacenza Mario Cravedi “il problema relativo all’istruzione è molto serio ma è necessario allargare l’orizzonte anche ad altre questioni che toccano molto da vicino la nostra Costituzione, a partire da quella della giustizia”.

Quella di domani sarà la prima di una serie di iniziative del Comitato, anche perché i prossimi mesi si preannunciano particolarmente “caldi” sul fronte scolastico: “E’ in arrivo la terza tranche dei tagli agli organici previsti dalla Finanziaria – ha spiegato Calza - che porteranno a perdere ulteriori posti di lavoro a fronte invece di un previsto aumento degli alunni. Una situazione che metterà a rischio non solo la qualità dell’offerta formativa ma anche il normale svolgimento delle lezioni”