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Migranti, Bruno Carrà: "Abbandonare l’idea che lo straniero sia una presenza temporanea che va sconfitta. Sono persone che vogliono stare in questo territorio e farne parte"


Uno stralcio dell’intervento del responsabile del Centro Servizi Stranieri Cgil Piacenza, Bruno Carrà, alla Terza conferenza provinciale Cgil sull’immigrazione,
pubblicato sul quotidiano Libertà (www.liberta.it) di domenica 3 febbraio 2013 a firma di Nicoletta Novara

«Il 28% degli iscritti alla Cgil è rappresentato da lavoratori attivi immigrati - ha detto Bruno Carrà - e quindi penso che sia arrivato il momento per la nostra associazione di dare loro la possibilità di ricoprire ruoli di importanza amministrativa all’interno di Cgil in numero commisurato alla loro partecipazione». Carrà ha poi presentato altri numeri per far capire quanto la presenza degli immigrati sia forte nella nostra provincia: «Il 14% dei residenti piacentini è straniero e il 21% degli alunni è composto da ragazzi stranieri. Penso che questo sia un dato molto positivo per il nostro territorio. Bisogna abbandonare l’idea che lo straniero sia una presenza temporanea che va sconfitta. Quella presentata è una realtà di persone che vogliono stare in questo territorio e farne parte. Il nostro è un paese strano dove si parla di "allarme clandestini" solo quando serve.
Devo dare atto al governo Monti di aver spazzato via un linguaggio tipicamente "maroniano"». Ma Carrà ricorda anche l’importanza di rimettere al centro il contratto collettivo che tutela le condizioni di dignità dei lavoratori e ricollegandosi ai recenti fatti di cronaca dice: «Da più di un anno Piacenza ha conosciuto momenti difficili basti pensare ad Ikea, Atlantis e Rdb. I lavoratori di Atlantis hanno dimostrato che la lotta paga se fatta in modo dignitoso».



(...) In sala rappresentanti di varie associazioni cittadine ed anche l’assessore Giovanna Palladini che ha preso la parola per ricordare l’attenzione del sindaco Dosi e di tutta l’amministrazione verso il tema degli immigrati: «non si può trattare il tema degli immigrati come si faceva 30 anni fa e cioè come se fossero solo un problema. Dobbiamo ricordarci che ci sono immigrati che vivono a Piacenza da molti anni, i loro figli sono laureati e magari conoscono l’inglese meglio di noi. La popolazione straniera a Piacenza è in crescita: la nostra realtà attrae lavoratori. Le nascite invece sono in calo, si è registrato un rallentamento della natività. L’integrazione scolastica, lo ricordo, è molto forte nelle scuole piacentine».
Intervenuti come relatori alla conferenza anche Mirto Bassoli segretario regionale Cgil e Domenico Danna responsabile regionale del dipartimento immigrazione. I due esperti hanno focalizzato l’attenzione della sala sulla radicale modifica del nostro impianto legislativo: «La legge Bossi-Fini e il decreto sicurezza del 2009 sono figli di una cultura del respingimento che considera l’immigrato una minaccia. La prima modifica da apportare sarebbe quella di prevedere un permesso di soggiorno per la ricerca del lavoro». Bassoli e Danna hanno parlato anche di cittadinanza: «siamo convinti che i figli degli immigrati stranieri nati sul nostro territorio dovrebbero avere la cittadinanza e che gli immigrati dovrebbero poter votare alle elezioni amministrative».
Nicoletta Novara