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Tagli: "A rischio lo sportello Unico Immigrazione della Prefettura di Piacenza"


Pesanti tagli del Governo
allo Sportello Unico per l’Immigrazione
della Prefettura di Piacenza





Venerdì 29 ottobre, in via San Giovanni (8,30-9,30) la PROTESTA

E’ in programma domani, venerdì 29 ottobre, dalle 8,30 alle 9,30 la protesta dei lavoratori della Prefettura di Piacenza a sostegno dei precari del Ministero dell’Interno che a Piacenza sono impiegati allo Sportello unico per l’Immigrazione. L’iniziativa – un’ora di assemblea sindacale fuorisede, che si svolgerà proprio sotto le finestre del palazzo del Governo in via San Giovanni – è promossa unitariamente a livello nazionale da Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa.


Precari a casa

“Porteremo un documento all’attenzione del Prefetto in cui verranno sottolineati i vuoti che si verranno a creare con la perdita di questi lavoratori precari – spiega Stefania Bollati, segretaria generale Fp Cgil Piacenza –. Dal primo gennaio saranno a casa, e la colpa è dei tagli lineari decisi dal Governo a livello centrale, tagli miopi che sui territori come quello Piacentino smantellano dei servizi che funzionano bene”.

A rischio i ricongiungimenti familiari”

Alla protesta sarà presente una delegazione del Centro stranieri della Cgil di Piacenza. “Saremo al presidio intanto perché siamo un sindacato che difende i contratti di tutti – spiega Bruno Carrà, responsabile dell’Ufficio stranieri della Camera del Lavoro – e poi perché con la perdita di questi lavoratori che negli anni hanno dimostrato competenza professionalità e sensibilità, ci saranno ricadute negative nei servizi, sia per gli italiani che gli stranieri”. Quali saranno le ricadute negative, Carrà le spiega così: “Ci saranno ritardi incalcolabili senza questo personale, teniamo conto che centinaia di persone a Piacenza stanno attendendo risposte per la sanatoria delle badanti del settembre 2009 e per il decreto flussi del 2008. Ma se manca il personale ci saranno ritardi su ogni cosa: sono a rischio anche i ricongiungimenti familiari e le pratiche per l’assunzione dei lavoratori stagionali stranieri nelle nostre campagne”.