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"Energia, sviluppo sostenibile e lavoro qualificato": Piacenza ha le carte in regola per tornare capitale dell’energia?
ENERGIA, SVILUPPO SOSTENIBILE E LAVORO QUALIFICATO” questo è stato il tema del convegno tenutosi stamattina alla sala Mandela della Camera del lavoro di Piacenza organizzato dalla Cgil e dalla Filctem.
Il convegno è stato aperto dal segretario generale della Cgil, Paolo Lanna, che dopo aver ripreso le proposte fondamentali di Cgil e Filctem in tema di energia, ha posto un quesito a cui tutti gli interventi a seguire hanno cercato di dare una risposta: Piacenza sta facendo tutto il possibile per avere un ruolo di primo piano nelle nuove politiche energetiche del Paese, anche in tema di ricerca e sviluppo?


Di Roberta Rossi 


Secondo Andrea Paparo, assessore alle politiche del lavoro, formazione e innovazione tecnologica della Provincia di Piacenza, la storia e le caratteristiche del territorio piacentino vanno in questa direzione. “Ciò che va chiarito è come raggiungere questo obiettivo” ha detto Paparo. Sicuramente lo sviluppo sostenibile necessita di una sostenibilità dal punto di vista economico, ma accanto a questa Paparo ha sottolineato l’importanza di una formazione adeguata del capitale umano che conduca ad una condivisione culturale del tema dell’energia da parte di tutti: imprese, istituzioni e cittadini. L’assessore ha inoltre sottolineato come si debba “fare squadra” anche con le provincie limitrofe, Cremona e Lodi in particolare. Infine, Paparo ha anticipato che porterà i temi emersi dal dibattito promosso da Filctem e Cgil in seno alla Giunta provinciale.
Anche secondo l’assessore all’Ambiente e allo sviluppo sostenibile del Comune di Piacenza, Pierangelo Carbone, la questione energetica permette di fare un ragionamento strategico che arriva a coinvolgere le regole di convivenza civile. “Il nostro territorio – ha spiegato Carbone - per transitare dal modello industriale a quello post-industriale ha bisogno di una nuova bussola perché non può più disporre della “mamma” di tutti gli interventi: l’indebitamento”. Le aree urbane per operare questo passaggio devono mettere in conto: un adeguamento delle infrastrutture, una sempre maggiore importanza dell’economia della conoscenza e una trasformazione dei luoghi destinati ad ospitare i nuovi stili di vita. L’Unione europea riconosce di partire dalle città per sopperire alle politiche nazionali, ma gli aiuti che prevede sono destinati in prima battuta alle aree metropolitane. Le città medio-piccole come Piacenza, ha spiegato Carbone, devono perciò intervenire in prima persona attivando degli strumenti di sostegno.
L’assessore comunale ha evidenziato la necessità di identificare un soggetto gestore unico per ottenere delle aree produttive ecologicamente attrezzate al Polo Logistico. Nel caso, potrebbe essere l’ente fieristico di Piacenza Expò – ha anticipato l’assessore - il soggetto unico utile a creare politiche coordinate destinate alle aziende del Polo Logistico in merito all’autosufficienza energetica.
Nicola Parenti, presidente di giovani industriali, ha ricordato come negli anni scorsi il territorio piacentino si sia vocato alla logistica grazie alla sua posizione strategica. Tuttavia, ora lo sviluppo industriale del territorio andrebbe ricercato proprio nell’ambito delle energie. Secondo Parenti lo scoglio più importante da superare attualmente è il costo troppo elevato dell’energia per le aziende, anche rispetto ai competitori europei. “Il fotovoltaico, per esempio – ha detto Parenti – è fortemente incentivato dal pubblico e per questo ci costa circa 2.000 euro a testa da qui ai prossimi 5 anni”. Secondo Parenti è utile promuovere “piccoli impianti in rete tra di loro” che producano “energia a chilometri zero” a costi più contenuti. In merito al grande tema del nucleare, Parenti ha sottolineato come sia d’accordo nel chiudere “impianti vecchi di 40 anni” ma senza dimenticare “che l’Italia è nel G8 e quindi dovrà stare dentro ad una politica energetica industriale comune con i suopi partner”.

Floriano Zorzella ha fatto il punto sullo stato di crisi dell’economia piacentina che si evince anche dal calo dei consumi energetici delle industrie manifatturiere: “Nel 2009 si sono consumati 1532,4 milioni di KW, il 2,8% in meno rispetto al 2008 e in particolare l’industria ha subito una contrazione del 9,5%. Inoltre – ha ricordato Zorzella – nel 2010 l’Inps ha autorizzato circa 8 milioni di ore di Cassa integrazione (tra CIG, CIGS) con un aumento del 94% rispetto al 2009”. Dunque in un contesto di crisi come quello che stiamo vivendo, il settore dell’energia “può ripartire puntando sui punti di eccellenza come i laboratori di ricerca e le centrali”.

Durante il convegno ha portato il proprio contributo Maurizio Bocca del centro di ricerca RSE (ex Cesi), che ha ricordato come la città di Piacenza – attraverso i laboratori di ricerca come RSE – partecipi a ben 30 progetti di ricerca sulle forme di approvvigionamento energetico alternativo grazie ad un accordo di programma con il Ministero dello sviluppo economico.

L’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli, che durante il suo intervento ha criticato il Governo per la poca affidabilità in merito agli incentivi per il fotovoltaico (“Questa inaffidabilità, data dal decreto che ha cambiato le carte in tavola degli incentivi, ci ha fatto perdere 40 miliardi di investimenti”) ha inoltre sottolineato come a breve verranno chiamati tutti gli amministratori locali regionali a dotarsi di un Piano energetico. Al termine del convegno, ai microfoni degli operatori dell’informazione locale, Muzzarelli, rispondendo alla domanda se Piacenza può candidarsi a capitale dell’energia, ha detto: “Credo che dobbiamo sempre fare uno sforzo per migliorare. Piacenza ha molte carte in regola per giocare una grande partita sul tema dell’energia. Considero Piacenza una piattaforma energetica strategica per l’Emilia Romagna non solo per le produzioni, fondamentali, non solo per le quote di ricerca che sono altrettanto fondamentali, ma anche per le imprese che ogni giorno producono nel segno di quell’asse innovazione-ricerca-internazionalizzazione fondamentale per continuare ad aumentare l’export”.

“Energia, sviluppo sostenibile e lavoro qualificato” è il titolo del documento che contiene le proposte della Cgil e della Filctem di Piacenza su un comparto strategico come quello dell’energia per il territorio piacentino. Il documento  (SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA), oltre ad entrare nel merito delle varie sfaccettature del comparto energia sempre in chiave di sviluppo territoriale – dalle fonti rinnovabili all’efficienza del parco termoelettrico provinciale – fa il punto sugli occupati piacentini nella Aziende metalmeccaniche del settore.
Questa piattaforma sarà la base di partenza per un convegno con esperti provinciali e nazionali sul tema di Piacenza capitale dell’energia nazionale in programma Lunedì (PROGRAMMA qui sotto, INVITO scaricabile in fondo alla pagina)


LUNEDI’ 16 MAGGIO 2011
ore 9,30
Sala N. Mandela - Camera del Lavoro di Piacenza
Via XXIV Maggio, 18

INCONTRO PUBBLICO
sul tema
“ENERGIA, SVILUPPO SOSTENIBILE E
LAVORO QUALIFICATO”


PROGRAMMA

ore 9,30 – Relazione
 PAOLO LANNA
Segretario Generale CGIL Piacenza

ore 10,00 - Interventi
Amministrazione Provinciale
 ANDREA PAPARO
Assessore politiche del lavoro, formazione, innovazione tecnologica

Comune di Piacenza
 PIERANGELO CARBONE
Assessore all’Ambiente e allo sviluppo sostenibile

Associazione Industriali
 NICOLA PARENTI
Presidente Giovani Industriali di Piacenza

ore 10, 45 – Intervento
 FLORIANO ZORZELLA
Segretario Generale FILCTEM – CGIL Piacenza

ore 11, 00 – DIBATTITO

ore 11,45 – Intervento
Regione Emilia Romagna
 GIAN CARLO MUZZARELLI
Assessore Regionale Attività Produttive, Piano energetico e Sviluppo Sostenibile


ore 12, 30 – Conclusioni
 CESARE MELLONI
Segretario Regionale CGIL Emilia Romagna

Sono invitati:
tutte le Amministrazioni locali, Enel, Edison, Iren, Sogin, Centri di Ricerca del territorio, Arpa, A.USL, Camera di Commercio, Associazioni Economiche e Ambientaliste, CISL e UIL, le RSU del settore

Camera del Lavoro Territoriale di Piacenza
Tel 0523 459791 – info@cgilpiacenza.it - www.cgilpiacenza.it