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Tasi, lettera dei segretari Cgil, Cisl, Uil ai Comuni: "Imposte locali, sistema imperfetto in termini di equità e semplificazione"


Ai Sindaci dei
Comuni della provincia di Piacenza



A proposito di TASI
L’introduzione della TASI per quanto riguarda gli immobili ci permette di rimarcare ancora una volta, come abbiamo fatto con alcune Amministrazioni Comunali, tutte le Nostre perplessità sulla gestione del confronto con il Sindacato Confederale e sulle modalità applicative della nuova imposta locale.
L’introduzione del federalismo, fino ad oggi applicato solo per la parte della fiscalità locale, ha raggiunto sul peso complessivo delle tasse nel Paese circa il 30%. Una quota importante, che sicuramente ha permesso il mantenimento dei servizi erogati ai Cittadini nel territorio, compensando in molti casi la riduzione dei trasferimenti statali alle Istituzioni Locali, però ancora imperfetto sul versante dell’equità e della semplificazione.
Pur approssimandosi i termini per il versamento dell’imposta il dibattito nazionale getta larghe ombre d’insicurezza per la possibilità che si approvino ulteriori modifiche.


APPENDICE PER IL COMUNE DI PIACENZA
(…) La decisione della Giunta Comunale, di adottare l’Aliquota Massima (2,5 + 0,8 per mille), ci lascia molti dubbi e perplessità, anche se l’aumento dello 0,8 per mille è finalizzato a garantire le Detrazioni per le Rendite Catastali più basse, in assenza delle quali si sarebbe verificata una situazione di ancora più grave iniquità. (...)

Il perdurare della crisi economica dovrebbe consigliare di adottare Aliquote differenziate per scaglioni di Rendita Catastale in modo da non determinare un sistema distorto e alla rovescia, nel senso che, rispetto all’ IMU prima casa, paga meno chi ha un’abitazione di maggior pregio. L’eventuale aumento in virtù dell’introduzione di alcune detrazioni determinerebbe una situazione, che sotto l’aspetto dell’equità sarebbe ancora insufficiente, in quanto :

Resta insoddisfatta l’esigenza di maggiore chiarezza nell’ambito del tema delle locazioni; in questi giorni i nostri CAAF segnalano la difficoltà, se non addirittura l’impossibilità, per gli inquilini di poter pagare l’eventuale quota loro spettante di Tasi, in quanto spesso sprovvisti della necessaria documentazione catastale dell’unità immobiliare interessata. Per cui conviene all’Amministrazione Comunale chiedere un Tributo che crea disagi ai cittadini (file ai CAAF per calcoli complicati per poi scoprire che non devono pagare nulla, oppure pochi euro), determinando quasi certamente un numero molto elevato di morosità inconsapevole, ed incassare poi alla fine poche migliaia di euro?. Chiediamo, pertanto, al Comune di Piacenza e a tutti i comuni della nostra Provincia di riflettere su questo punto approvando, al più presto, una Delibera, che integri quella precedente sulla Tasi, che riporti in sintesi questa dicitura : “la Tasi è dovuta nella misura del 10% dell’imposta complessivamente dovuta per abitazione principale e nella stessa misura spetta una detrazione pari alla quota di compartecipazione da parte dell’affittuario “ .

Sempre nel campo delle locazioni andrebbero presi in esame gli immobili in comodato d’uso gratuito. Le OO.SS hanno assunto per il confronto con tutti i Comuni della nostra Provincia la seguente posizione: “può essere considerata prima abitazione quella posseduta da cittadini non residenti che hanno concesso , detta unità immobiliare , a parenti in linea retta entro il primo grado ( da genitore a figlio/a o viceversa ) in comodato d’uso gratuito che la utilizzano come residenza e come abituale dimora. Per tali abitazioni si applica , pertanto la TASI con le eventuali detrazioni, e non l’ IMU, a fronte della presentazione di un regolare Contratto di Comodato d’ Uso Gratuito registrato presso l’ Agenzia delle Entrate. In caso di più Unità Immobiliari concesse in Comodato Gratuito, detta agevolazione si applica ad una sola; sono escluse dalle agevolazioni le abitazioni di Categoria A/1 – A/8-A/9 (abitazioni di tipo signorile, ville e castelli)”.

E’ auspicabile, inoltre, che le detrazioni vengano mantenute anche oltre il ventiseiesimo anno di età per i figli disabile con invalidità al 100%; dette detrazioni andrebbero anche estese a quelle persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi.

Il Sindacato Confederale continua a sostenere che prima di mettere mano alla fiscalità locale occorrerebbe un’approfondita analisi dei vari capitoli di spesa, valutando gli eventuali margini di recupero di risorse dall’eliminazione di ridondanze, spese superflue, e dal maggior efficientamento della macchina amministrativa e contestualmente attivare tutte le possibili forme di contrasto all’evasione fiscale .
Predisporre un Bilancio sostenibile per garantire i servizi e non soffocare con inutili balzelli burocratici i Cittadini può essere a portata di mano; due le condizioni:
- la conoscenza diffusa dei dati necessari;
l’avvio di un vero confronto su tutti i Capitoli del Bilancio
- Per il Comune di Piacenza, l’avvio di un vero confronto come previsto dal Protocollo di Relazioni Sindacali che la Giunta Comunale ha stipulato con le OO.SS Confederali , ma che è stato poco valorizzato nella pratica.


In attesa della definizione con i Ns. referenti territoriali dell’avvio del confronto,
Cordiali Saluti

Le Segreterie Territoriali Confederali CGIL CISL UIL
G.L Zilocchi M. Molinari M. Borotti

PIACENZA, 3 Giugno 2014