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Sindacato NIDIL - CGIL
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"Dal Governo proposte vaghe,indefinite e contraddittorie". Il 25 ottobre grande manifestazione a Roma. PRevisti autobus anche da Piacenza 


L’intervento con cui il Presidente del Consiglio e Segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, ha aperto oggi i lavori della direzione del PD, sebbene contenga toni diversi dal passato, sui temi della riforma del mercato del lavoro e sulla revisione della legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) resta ancora vago, indefinito e contraddittorio, a partire dalle affermazioni sull’articolo 18.
Non è infatti ancora chiara la proposta avanzata. Anche l’enunciazione dell’obiettivo, da tutti condiviso, dell’eliminazione del precariato e del superamento del mercato del lavoro duale, non si traduce in proposte vere di riduzione delle forme contrattuali.
Sebbene sia certamente apprezzabile l’ulteriore estensione a tutte le donne che lavorano del diritto alla maternità e l’impegno a una legge sulle dimissioni in bianco, l’allargamento dei diritti a tutti i lavoratori richiede di considerare anche le altre tutele. Così come sugli ammortizzatori le risorse indicate non fanno intravedere, purtroppo, un’effettiva universalità.
Se il Presidente del Consiglio, annunciando l’apertura della Sala Verde, intendeva sfidare il sindacato, non possiamo che ribadire che la CGIL è da sempre pronta al confronto. Sarebbe infatti ben strano essere l’unico Paese europeo che fa riforme sul mercato del lavoro senza un dialogo con le parti sociali.
Rivendichiamo da anni la legge sulla rappresentanza. Ben venga che anche il Governo voglia aprire la discussione, visto che fino ad ora hanno supplito gli accordi sindacali e, a nostro avviso, si dovrà partire dal Testo Unico del 10 gennaio 2014.
La CGIL porterà al confronto tutta la sua piattaforma che parte dal vero tema centrale del Paese, ovvero creare lavoro.
A sostegno della piattaforma, per dare forza all’eguaglianza delle tutele e dei diritti, la CGIL continua la preparazione della grande manifestazione del 25 ottobre a Roma.


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Una giornata di mobilitazione nazionale il 25 ottobre a Roma in Piazza San Giovanni è stata decisa quest'oggi a Bologna dal Comitato direttivo della CGIL con 151 voti a fovore e solo 4 contrari. Al centro della manifestazione, aperta anche a CISL e UIL, le proposte del sindacato sul lavoro ed in particolare sull'estensione dei diritti a tutte le lavoratrici ed i lavoratori affinché non ci siano più dipendenti di serie A e di serie B. La manifestazione, inoltre, cadrà nei giorni in cui il Parlamento discuterà la legge di stabilità, dunque in piazza San Giovanni non mancheranno precise rivendicazione su nuove politiche economiche che contrastino la recessione, favorendo una vera ripresa del Paese.

Sarà una "grande manifestazione della CGIL all'insegna del cambiamento del nostro Paese, a partire dalla libertà e dall'uguaglianza del lavoro". Ha dichiarato Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL, al termine della riunione del direttivo. Con l'appuntamento del 25 ottobre "inizia una stagione, per noi, di conquista di un cambiamento della politica economica del Paese", ha aggiunto Camusso. Un'importante manifestazione alla quale la CGIL spera di incontrare la partecipazione delle altre due Confederazioni: "siamo convinti che su un'idea di cambiamento della politica economica e di allargamento della qualità della condizione di lavoro reincontreremo rapidamente CISL e UIL in un percorso unitario. E' l'augurio che ci facciamo".

"Da Bologna, compatta la Cgil annuncia che il 25 ottobre è la data della #Manifestazione per il lavoro, a Roma, piazza San Giovanni". E' quanto si legge sull'account twitter della Cgil Nazionale. Il sindacato quindi aggiunge, sempre su twitter: "Manifestazione per il cambiamento del nostro Paese a partire dalla liberta' e dall'uguaglianza del lavoro. La scelta di convocare la manifestazione del 25 ottobre non è una scelta di separazione da CISL e UIL. Obiettivo #riunirci".