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"La legge di stabilità deve cambiare". Cgil, Cisl e Uil tornano a protestare anche a Piacenza

IN FONDO ALLA PAGINA E’ POSSIBILE SCARICARE E DIFFONDERE IL VOLANTINO CHE VERRA’ DISTRIBUITO IN MIGLIAIA DI COPIE "PER IL LAVORO LA LEGGE DI STABILITà DEVE CAMBIARE"

Prosegue la mobilitazione di CGIL CISL e UIL per cambiare la Legge di Stabilità. Dopo lo sciopero nazionale unitario che si è articolato nelle prime settimane di novembre, le tre Confederazioni hanno annunciato nel corso della riunione degli esecutivi nazionali, una giornata di mobilitazione nazionale per sabato 14 dicembre con manifestazioni regionali.
Già dai prossimi giorni, hanno fatto sapere i sindacati, inizierà una capillare campagna informativa nelle piazze e nei luoghi di lavoro attraverso la massiccia distribuzione di volantini e affissione di manifesti, il Paese, hanno annunciato “sarà letteralmente tappezzato”. In programma, inoltre, un fitto calendario di assemblee tra le lavoratrici e i lavoratori.

"E’ il momento di dar vita ad una grande mobilitazione" ha dichiarato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, intervenendo nel corso della riunione che si è tenuta all’Auditorium di via Rieti, a Roma, una straordinaria mobilitazione che “provi a raggiungere quel mondo che forse non crede più che è possibile cambiare le cose”.

“Bisogna riaprire il confronto con il Parlamento e il Governo” ha proseguito il Segretario Generale della CGIL. “L’obiettivo da raggiungere - ha spiegato la leader della CGIL - è aumentare la domanda e ridurre la tassazione sul lavoro. Se questi obiettivi non saranno raggiunti nella legge di stabilità resteranno comunque un nostro obiettivo”. Oltre al tema centrale della riduzione della pressione fiscale sul lavoro, Camusso ha ricordato altri due temi temi a cuore del sindacato, due “emergenze”: gli esodati, definito un “problema di giustizia” e gli ammortizzatori sociali: “serviranno sempre più ammortizzatori in deroga e bisognerà fare ricorso ai contratti di solidarietà, non si può pensare solo a licenziare”. “Noi non smobilitiamo. Non ne possiamo più di infiniti annunci” ha conlcuso Camusso.



Gli esecutivi unitari CGIL CISL UIL riuniti il 26 novembre valutano positivamente
l’andamento dello sciopero generale articolato territorialmente dei giorni scorsi.
L’ampia consapevolezza di lavoratori e pensionati sul perdurare della crisi, e l’assenza di
stabilità, di risposte nella legge di stabilità, sono state visibili in tutte le piazze italiane.
La legge di stabilità, nella configurazione che verrà sottoposta alla fiducia al Senato, non
dà risposte ai lavoratori, penalizza i pensionati, conferma la sottrazione ai lavoratori
pubblici della contrattazione, non dà soluzioni agli esodati, lascia nell’incertezza CIG in
deroga e Cds.
Per queste ragioni CGIL CISL UIL indicono 3 giorni di mobilitazione dedicata ad
informare il Paese del nostro giudizio e delle nostre proposte.
Chiediamo a Governo e Parlamento che si riveda la legge di stabilità, dando centralità
alla riduzione del peso fiscale su lavoratori, pensionati ed imprese che investono e
assumono.
Chiediamo che le risorse derivanti da evasione fiscale e spending review (dei cui criteri
bisogna discutere) vadano automaticamente a riduzione del peso fiscale su lavoratori e
pensionati.
Insistiamo sulla necessità di una risposta certa su ammortizzatori sociali ed esodati,
sulla contrattazione nel lavoro pubblico, sulla rivalutazione delle pensioni.
CGIL CISL UIL impegnano le proprie strutture alla preparazione di manifestazioni che si
svolgeranno contemporaneamente in tutte le Regioni il 14 dicembre.
Roma, 26 novembre 2013