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1 marzo GIORNATA INTERNAZIONALE DEL MIGRANTE - Bruno Carrà: "La politica ha accresciuto diseguaglianze e soffiato sul disagio"
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Di Bruno Carrà, responsabile Centro Lavoratori Stranieri Cgil Piacenza

Il 1 Marzo si celebra la Giornata Internazionale del Migrante: una celebrazione quanto mai di attualità, in tempi come quelli che stiamo vivendo oggi. Una giornata che, fin dalla sua ideazione nel 2010, è anche e soprattutto un momento di riflessione e impegno contro le discriminazioni e lo sfruttamento nei confronti dei migranti. La crisi degli ultimi anni, invece di spingere le istituzioni a ripensare le politiche e la legislazione in materia di immigrazione, nel senso di una maggiore inclusione e di sostegno per i deboli, sembra aver accresciuto diseguaglianze e disagio e, quindi, la distanza tra le diverse culture e tra i lavoratori stranieri che pure contribuiscono, ogni giorno, alla tenuta della nostra economia. La ricattabilità a cui rimangono esposti i lavoratori stranieri, a causa del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, come è noto, favorisce lo sfruttamento ed il caporalato.

Sono molti nel nostro Paese quelli che si adoperano per rendere “invisibili” od indesiderati i migranti presenti nelle nostre città, anche se l’Italia sempre più sta diventando, piaccia o no, una nazione multiculturale. E’ in atto una trasformazione sociale importante di cui, senza nascondere anche i rischi, occorre rilevare le potenzialità.
Ciò quindi richiede una efficace politica di integrazione e di affermazione di diritti di cittadinanza, e di riconoscere al migrante, “l’altro” la dignità di persona umana che ha. Pertanto occorre affermare una visione più lungimirante e positiva dell’immigrazione basata sul reciproco riconoscimento non solo della sua utilità economica, ma anche sociale, culturale e civile in quanto migrante.
Spesso a questa possibilità si è preferito alimentare logiche di facile consenso fondate sulla paura dell’altro, invocando “sicurezza” spicciola alimentando il pregiudizio con il rischio di derive razziste, devianti e xenofobe, arrivando sino all’approvazione di leggi ed ordinanze lontane dal dettato e dallo spirito della nostra Costituzione.

C’è quindi purtroppo sempre più un’Italia intrisa di ostilità, razzismo, xenofobia che sembra persino concentrare più di altri Paesi europei le dinamiche di tendenza all'odio. Un odio protagonista anche della campagna elettorale, dove il 95% delle dichiarazioni di politici sui social che veicolano stereotipi, sono discriminatorie, razziste o incitano all'odio e alla violenza in campagna elettorale.
Se nel 2014 l'Italia era orgogliosa di salvare le vite dei rifugiati e considerava l'accoglienza un valore importante, oggi è colpita da una paura ingiustificata dell'altro, e questo rifiuto non riguarda solo i migranti, ma anche i rom, le persone Lgbt, le donne e anche "i poveri".

Per questo la CGIL anche a Piacenza vuole proseguire il proprio impegno a favore dell’accoglienza e dell’inclusione dei migranti, e non solo, e promuovere la cultura della conoscenza a partire dalla giornata internazionale del migrante del 1 Marzo per contrastare le discriminazioni oggi presenti.
Pertanto noi continueremo ad essere presenti e a vivere i luoghi dell’accoglienza e della democrazia per costruire e promuovere una inclusione reale e concreta nelle nostre città.
Occorre scambiare esperienze e riflessioni a partire dal vissuto dei protagonisti sullo stato delle politiche di accoglienza ed integrazione sviluppatesi nelle nostre realtà.

Ed è con questo stato di cose che vogliamo confrontarci ed interagire proponendo il nostro contributo.
Il sindacato e l’associazionismo sono un terreno valido per conoscere ed acquisire diritti di cittadinanza e del lavoro.