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Piacenza, Referendum Lavoro: Cgil alla Prefettura: "Voto lo stesso giorno delle amministrative"
Una missiva importante quella che oggi, martedì 7 marzo, una delegazione della Cgil piacentina ha consegnato alla Prefettura di Péiacenza, in via San Giovanni.  “E’ stato un incontro cordiale nel quale abbiamo ribadito l’urgenza del voto referendario – ha spiegato Gianluca Zilocchi, segretario generale della Cgil di Piacenza che guidava la delegazione - abbiamo precisato che riteniamo utile per il Paese unificare questa data a quella delle elezioni amministrative, sia per il risparmio di danaro pubblico che ne deriverebbe, sia per evitare una doppia interruzione dell'anno scolastico".

Come noto, i referendum approvati dalla Corte Costituzionale e promossi dalla Cgil riguardano il ripristino della piena responsabilità solidale in materia di appalti e l'abrogazione dei buoni lavoro, comunemente detti voucher. I quesiti sono concepiti a supporto della “Carta dei diritti universali del lavoro”: proposta di legge d’iniziativa popolare, di rango costituzionale, che ha lo scopo di definire un nuovo, moderno diritto del lavoro con una forte e coerente semplificazione della legislazione in materia.

Qui di seguito (e in allegato, in fondo) la lettera firmata dalla presidente dle Comitato per i Sì al Referendum Lavoro, Susanna Camusso.

Egregio Prefetto,

come Lei certamente saprà, la Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari sui temi del lavoro: per il ripristino della piena responsabilità solidale in materia di appalti e per l'abrogazione dei buoni lavoro, comunemente detti voucher.

Tali quesiti, presentati dalla CGIL, sono stati concepiti a supporto della “Carta dei diritti universali del lavoro”, una proposta di legge di iniziativa popolare, di rango costituzionale, che ha lo scopo di definire un nuovo, moderno diritto del lavoro attraverso una forte e coerente semplificazione della corrente legislazione sulla materia. La “Carta dei diritti” è significativamente pensata per normare e tutelare qualsivoglia tipologia di lavoro, sia esso subordinato, parasubordinato o autonomo.

La “Carta dei diritti” ed i quesiti referendari che la accompagnano sono stati discussi ed approvati da oltre 1 milione e mezzo di iscritte e iscritti alla CGIL con oltre 42.000 assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio.

Sono state raccolte, in loro sostegno, oltre 3 milioni di firme certificate. Una grande partecipazione di cittadini che fa bene alla democrazia.Anche per questa ragione, mi rivolgo a Lei, egregio Prefetto, affinché voglia farsi interprete presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardo l'utilità che al più presto sia fissata la data del voto referendario.

È infatti diritto dei cittadini conoscere con anticipo quando sono chiamati alla urne, potersi documentare e quindi decidere se e come partecipare alla consultazione referendaria. Sappiamo che il periodo nel quale si dovrà votare per i referendum coincide anche con il voto amministrativo in diverse realtà del Paese.

Per questo riteniamo che sarebbe una scelta utile per l'Italia abbinare il voto amministrativo con quello referendario: sia per il risparmio di danaro pubblico che ne deriverebbe, sia per evitare una doppia interruzione dell'anno scolastico.

Certa che vorrà rappresentare all'Autorità di Governo queste nostre considerazioni ed istanze, gradisca i migliori saluti.
 
Presidente Comitato per il Sì
ai Referendum Popolari per il Lavoro,
Susanna Camusso