Cgil Piacenza
Ricerca semplice documenti
Sindacato NIDIL - CGIL
Somministrati e Atipici
Tasi Comune Piacenza, i sindacati: “L’amministrazione ci ha dato informazioni difformi, subito un tavolo di vero confronto”



PIACENZA - Relativamente alle dichiarazioni rilasciate al termine della Giunta dal Sindaco e dall’Assessore al Bilancio a proposito delle decisioni assunte sulla Tasi per l’anno 2014, le scriventi OO.SS. precisano che in data 12 marzo si è svolto un incontro puramente informativo che non ha visto nessuna forma di partecipazione nei percorsi decisionali con il Sindacato come previsto dal Protocollo Relazioni Sindacali stipulato con il Comune di Piacenza.
In tale incontro venivano fornite indicazioni completamente difformi a quelle poi deliberate dalla Giunta e in particolare si esprimeva la volontà di mantenere ferma la Tasi al 2,5 per mille e di non voler procedere a detrazioni.
In quella sede il Sindacato valutava positivamente il tentativo di tenere ferma la Tasi al minimo previsto ma evidenziava che in assenza di detrazioni l’aggravio di costi, specie su alcune tipologie di famiglie, sarebbe stato elevatissimo.
Si richiedeva pertanto, anche con un documento trasmesso nella stessa giornata al Comune (che trovate in allegato, ndr), di attivare un percorso di confronto e di agire su un’ attenta analisi dei capitoli di spesa nell’ambito del Bilancio comunale per ricavare risorse utili a strutturare, senza ulteriori incrementi nella tassazione, un sistema di detrazioni con approfondite simulazioni sulla reale ricaduta in termini di costi per le famiglie.
Il completo cambiamento di rotta da parte del Comune, con un repentino passaggio da una Tasi al 2,5 per mille ad una Tasi al massimo previsto (3,3 per mille), sembra essere frutto di valutazioni estemporanee ed evidenzia la volontà di non voler nemmeno tentare il recupero di ulteriori risorse nelle voci di Bilancio.
Le scriventi OO.SS. quindi non avvallano in alcun modo le decisioni assunte dalla Giunta in totale difformità con le informazioni ricevute e richiedono l’attivazione urgente di un percorso di confronto sia sui capitoli di spesa per ridurre i costi delle famiglie attraverso l’applicazione di detrazioni sia per definire la modalità di applicazione di tali detrazioni a tutela delle fasce più deboli della popolazione.
Solo in seguito a questo confronto che dovrà essere supportato con dati chiari e certi, le OO.SS. potranno avere piena consapevolezza della sostenibilità economica dell’intervento, e dell’eventuale esistenza di condizioni, a tutt’oggi indimostrate, che al fine di garantire le detrazioni rendano inevitabile il ricorso a correttivi da introdurre alla quota inizialmente prevista del 2,5 che nel caso dovranno comunque risultare ben al di sotto della quota massima prevista dello 0,8 per mille.