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IUS SOLI: una promessa mancata e un'occasione persa per rendere più coesa la nostra società
Ius soli Cgil Piacenza Bruno Carrà
IUS SOLI o IUS CULTURAE non discusso per mancanza del numero legale in Senato

Di Bruno Carrà, Responsabile Dipartimento Immigrazione della Camera del Lavoro di Piacenza


Sullo IUS SOLI c’è stata una promessa mancata e un’occasione persa per rendere più coesa la nostra società.
L’anno 2017 si chiude con lo scioglimento delle Camere e al Senato con il naufragio della legge sulla cittadinanza per i minori stranieri. Un esito previsto e per chi come noi addetti ai lavori e a conoscenza della situazione largamente prevedibile.
Un atto elementare di civiltà è stato negato, e così tra i proclami razzisti delle diverse destre che siedono in Parlamento, sotto l’albero e per la fine dell’anno ci siamo trovati l’ultima beffa sulla legge sulla cittadinanza.
La legislatura sotto questo punto di vista finisce quindi proprio con il provvedimento sulla cittadinanza affossato definitivamente attraverso la mancanza del numero legale.
Questa legge seppur divisiva avrebbe rafforzato secondo noi gli anticorpi della nostra società contro la deriva delle forze antidemocratiche.
Il riconoscimento della cittadinanza ai giovani figli di immigrati, in realtà, avrebbe certamente rappresentato un passo in avanti per il nostro vivere civile, ma così non è stato.
800.000 ragazze e ragazzi in Italia, quindi, che di fatto sono già nostri concittadini, e che attendevano con fiducia e speranza di diventare cittadini italiani mediante una legge che riconoscesse questo fatto indiscutibile, sono rimasti delusi.
I senatori che risultando assenti hanno fatto mancare il numero legale per la votazione a Palazzo Madama, prevista appena prima di Natale, si sono assunti una grave responsabilità, facendo una scelta grave.
E’ mancato quel sussulto di responsabilità da parte di tante forze politiche perché si potesse arrivare al risultato desiderato.
E’ una conclusione questa che mortifica le ragioni del diritto e della democrazia, insieme alle speranze delle tante ragazze e ragazzi che hanno aspettato invano una giusta scelta per una giusta causa che non è però arrivata.
Assenti erano i senatori appartenenti al centro destra, come quasi tutti quelli del centro indistintamente collegato, sino a quelli del Movimento 5 stelle, tutti non erano presenti alla seduta, ( quasi tutta la minoranza presente in Senato), insieme a 30 senatori appartenenti al Partito Democratico che erano anch’essi assenti.
Una politica che insomma ha scelto di essere ignavia ed in fuga dalle proprie responsabilità, facendo concludere questa legislatura in Parlamento in modo inglorioso.
E’ mancato complessivamente a questo Parlamento non il tempo ma il coraggio di votare una legge giusta, necessaria e doverosa; chi sedeva sugli scranni del Parlamento sono così scappati davanti alle loro responsabilità e doveri. Ma i Dem nel loro insieme hanno una colpa molto più grande, quella di aver tenuto ferma la legge in discussione e in votazione per ben due anni, e di fatto sotto scacco di tutte le prese di posizione razziste delle altre formazioni politiche presenti in Senato, che erano e sono contrarie a questa norma di assoluta civiltà, attesa da tempo dalla società civile.