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SCIOPERO 13 DICEMBRE - Contratto Edilizia: "Ecco cosa ci hanno offerto e perché scioperiamo il 13 dicembre".
Fillea Cgil: "Adeguamento salariale e l’anzianità di servizio non si toccano"

Fillea, Filca e Feneal Piacenza

Anche dal rinnovo del contratto nazionale può ripartire il settore. A Piacenza lo sblocco selettivo del Patto di Stabilità per opere strategiche”


Mercoledì manifestazione davanti ai cancelli del cantiere di Milano Expo 2015

 





 

Tavolo di trattativa interrotto e un atteggiamento provocatorio della parte datoriale. Oltre a non voler dare un centesimo di aumento si vuole mettere in discussione l'anzianità di servizio. Non ci resta che intraprendere azioni di lotta”. Due pullman già pieni e un terzo autobus “carico” di muratori, imbianchini e lavoratori del comparto edile piacentini diretti il 13 dicembre davanti ai cancelli del cantiere di Milano Expo 2015: lo sciopero generale del comparto edilizia indetto unitariamente da Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl è stato presentato ieri anche a Piacenza dai segretari generali del settore Marco Carini (Cgil), Mario Paolo Carrera (Cisl) Dario Bellocchi (Uil).

“La crisi del settore è pesante, a livello nazionale siamo a meno 600mila addetti e 50mila aziende e 80 miliardi di fatturato perso, a Piacenza i dati ci dicono che dal 2008, anno di inizio della crisi, ad oggi abbiamo perso il 50% del monte salari versato in Cassa edile: vuol dire che parliamo di 370 imprese in meno sul territorio e meno 2.000 addetti. Ma non ci arrendiamo, anzi: crediamo che il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto sia uno strumento per invertire la tendenza e le nostre proposte tengono conto del periodo di crisi. Ance e Coop hanno un atteggiamento inaccettabile” hanno spiegato ieri i segretari di Fillea, Feneal e Filca nel corso di una conferenza stampa presso la Camera del Lavoro di Piacenza.

“Non possiamo rilanciare il settore con de-regolamentazioni e scorciatoie, introducendo il lavoro a chiamata nei cantieri: ma si rendono conto cosa vuol dire?” hanno protestato i sindacalisti. “I contratti nel comparto dei laterizi, del cemento e del legno si sono fatti e non si capisce perché nell'edilizia la parte datoriale sia così miope”. Oltre alla protesta, una parte centrale di proposta è stata presentata dai sindacati piacentini ieri: “Il blocco selettivo del patto di stabilità per quelle opere pubbliche strategiche, qui da noi – hanno spiegato Carini, Carrera e Bellocchi – si possono mettere in cantiere interventi per la sicurezza del territorio, per le infrastrutture e per la riqualificazione degli ambienti urbani con ristrutturazioni edili-energetiche dei centri storici”.

La strategia di Ance e Coop non deve passare e non passerà – hanno concluso i sindacati dando appuntamento ai lavoratori ai cancelli dell'Expo – per questo abbiamo proclamato lo sciopero nazionale dell'edilizia. Per queste ragioni chiediamo a tutti i lavoratori di partecipare in massa allo sciopero e alle manifestazioni”.

 




Ecco la "fotografia" che stanno vivendo migliaia di lavoratori del comparto edile, con lo stallo della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Qui di seguito tutti i punti-chiave della vicenda che ha portato i sindacati di categoria FILLEA Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil a indire per il 13 dicembre 8 ore di sciopero con manifestazIoni a Milano, Palermo, Roma, Firenze. 

(IN FONDO ALLA PAGINA E’ POSSIBILE SCARICARE IL VOLANTINO DA AFFIGGERE IN BACHECA E DA DIFFONDERE CHE SPIEGA I MOTIVI DELLA PROTESTA)


21 NOVEMBRE 2013 > ROTTURA DELLA TRATTATIVA

21 novembre 2013: la rottura della trattativa.




Nell’ultimo incontro tra sindacati e associazioni datoriali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Edilizia, le delegazioni di ANCE e COOP hanno avanzato una serie di proposte, provocatorie e vergognose, che rappresentano un attacco pesantissimo al Contratto nazionale di lavoro ed al suo ruolo di tutela dei diritti dei lavoratori e delle retribuzioni rispetto all’inflazione. In tal modo Ance e Coop si sono assunte la responsabilita` politica della rottura del negoziato.
LE PROPOSTE INDECENTI DI ANCE E COOP:


AUMENTO DI... ZERO EURO! Da Ance e Coop la proposta di andare al rinnovo del Contratto nazionale senza alcun aumento delle retribuzioni

MESSA IN DISCUSSIONE DELL’Anzianità Professionale Edile (Ape)

Ance e Coop, sconfessando gli affidamenti raggiunti in precedenti confronti, hanno avanzato una proposta che di fatto "elimina" l’Anzianita` Professionale Edile (APE), provocando un calo delle retribuzioni di tutti i lavoratori, ad iniziare da quelli con piu` anzianita`.

BILATERALITA’, SOLO TAGLI
Ance e Coop hanno riproposto una logica che, anziche´ favorire interventi volti al rilancio, alla riqualificazione e alla riunificazione del sistema per garantire un servizio piu` efficace ed efficiente, punta solo a generare risparmi per le imprese, con tagli lineari ai costi contrattuali.

SIAMO DAVANTI AD UNA VERA PROVOCAZIONE!

Le posizioni delle controparti rappresentano la parte piu` conservatrice del padronato, che vuole uscire dalla crisi ridimensionando il ruolo del CCNL, della contrattazione di secondo livello, della bilateralita`, dei diritti dei lavoratori e delle regole necessarie ad una rigorosa competizione. E allora, occorre far sentire forte la nostra voce!!
13 DICEMBRE SCIOPERO!
SCIOPERO NAZIONALE DI OTTO ORE CON MANIFESTAZIONI TERRITORIALI A
MILANO, ROMA, NAPOLI, PALERMO

LE PROPOSTE DI FENEAL FILCA FILLEA 


Confermiamo la nostra disponibilita` a rinnovare un CCNL in linea con gli accordi gia` realizzati nelle costruzioni, cemento, lapidei, laterizi e manufatti, legno, piccole e medie imprese edili. Ma la crisi non ha impedito di trovare soluzioni e accordi aderenti alle regole condivise ed esistenti a livello confederale!


UN ADEGUATO AUMENTO SALARIALE

MANTENERE L‘APE COME DIRITTO CONTRATTUALE

UN LAVORO DIGNITOSO, SICURO E REGOLARE

DIFENDERE E AMPLIARE I NOSTRI DIRITTI


Molti dei problemi incontrati nella trattativa derivano dalla difficolta` di Ance e Coop di rappresentare realmente il settore. E’ per questo motivo che chiediamo norme che siano in grado di misurare l’effettiva rappresentanza di tutte le controparti.
QUESTA E` LA VIA DI USCITA DALLA CRISI. QUESTI SONO GLI OBIETTIVI PER CUI CI BATTIAMO E PER I QUALI, SE NECESSARIO, PROSEGUIREMO LA NOSTRA LOTTA! Il disegno e la strategia di ANCE e COOP non devono passare e non passeranno. Per questo abbiamo proclamato lo sciopero nazionale dell’edilizia.
Per queste ragioni chiediamo a tutti i lavoratori di partecipare in massa allo sciopero e alle manifestazioni.