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Artigiani, ripristino EBER: "La bilateralità sacconiana non trova cittadinanza in Emilia Romagna"

COMUNICATO STAMPA

Accordo Cgil Cisl Uil e Associazioni artigiane ER per ripristino EBER:
“La bilateralità sacconiana non trova cittadinanza in Emilia Romagna”

Nella giornata di ieri è stato ratificato l'accordo tra Cgil, Cisl, Uil Emilia Romagna e le Associazioni Artigiane per il ripristino dell'Ente Bilaterale dell'Artigianato regionale.
L'Ente, costituito dalle parti sociali, interviene per integrare il reddito dei lavoratori sospesi dal lavoro per ragioni legate alla crisi (in aggiunta agli ammortizzatori sociali), per sostenere interventi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, per incentivare la stabilizzazione dei livelli occupazionali, per sostenere progetti sul risparmio energetico e sulle energie rinnovabili, per agevolare la certificazione etico-sociale delle imprese, per integrare l'astensione facoltativa post-partum sino all'80% della retribuzione della lavoratrice madre e/o del lavoratore padre (oggi per legge l'Inps eroga un'indennità del 30%).
L'intesa raggiunta conferma nei fatti la titolarità contrattuale delle categorie e il ruolo pubblico degli ammortizzatori sociali (per i quali comunque è necessaria una riforma su cui la Cgil ha già presentato le proprie proposte).
In questa regione abbiamo dimostrato ancora una volta che è fallita l'idea “sacconiana”, sposata da Cisl e Uil nazionali, unitamente alle Associazioni imprenditoriali, di relegare il ruolo del sindacato a puro gestore di servizio, abbandonando il ruolo negoziale e di rappresentanza sociale.
L'importante accordo raggiunto dimostra inoltre che il riconoscimento della dignità della rappresentanza, la tutela dei diritti individuali e collettivi, la buona bilateralità, la centralità dei contratti collettivi nazionali, territoriali, aziendali, possono essere occasione di coesione sociale e sviluppo.
In una regione dove la crisi lascerà ferite profonde e dove un comparto come l'artigianato occupa circa 100.000 lavoratrici e lavoratori, l'accordo di ieri dimostra che esiste un'alternativa al modello “sacconiano” che la Cgil osteggerà in tutti i modi a partire dallo sciopero generale del 6 maggio.


Antonio Mattioli
Segretario Regionale Cgil Emilia Romagna
Responsabile Politiche Industriali e Contrattuali


Bologna, 13 Aprile 2011