Cgil Piacenza
Ricerca semplice documenti
Sindacato FLC - CGIL
Scuola e Ricerca
Over tre anni all'asilo Nido? Calza (Flc Cgil) "No Grazie"


Apprendiamo dagli organi di stampa che l’assessora Palladini, come già in occasione dell’iniziativa di sabato 1 dicembre a sostegno di una nuova legge 0-6 per la continuità educativa, torna a parlare di servizi educativi per l’infanzia (0-3 anni), includendovi progetti e idee che riguardano la fascia successiva (3-6 anni).
Premesso che condividiamo il principio che lo sviluppo quantitativo e qualitativo dei servizi educativi e scolastici per la fascia 0-6 anni sia uno snodo decisivo per l’affermazione concreta dei diritti universali delle bambine e dei bambini nell’ottica delle pari opportunità, occorre precisare alcuni aspetti fondamentali.
Il nido d’infanzia è un servizio educativo e sociale di interesse pubblico che accoglie i bambini e le bambine in età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni.
Un luogo di formazione, di cura e di socializzazione nella prospettiva del benessere psico-fisico e dello sviluppo delle potenzialità affettive e sociali che, nello svolgimento delle proprie funzioni, offre sostegno alle famiglie nel compito di cura e affiancamento qualificato nelle scelte e nel percorso educativo.
La scuola dell’infanzia, in quanto scuola appunto, si colloca invece come primo segmento del sistema scolastico sotto il profilo pedagogico, metodologico, organizzativo, luogo dove il bambino sviluppa la capacità di conoscere ed essere riconosciuto dagli altri attraverso un primo funzionale approccio con i sistemi simbolico-culturali che caratterizzano l’ambiente di vita e le stesse esperienze infantili.
L’azione educativa è pertanto affidata a professionalità che si differenziano per formazione, competenze, ruoli: agli educatori negli asili nido, agli insegnanti nelle scuole dell’infanzia.
Pur senza esasperare le differenze tra le due fasce d’età, riteniamo inopportuno saldare indistintamente le identità 0-3 e 3-6, non solo perché l’intreccio tra dimensioni relazionali, di apprendimento, di vita, pur tutte presenti nei due ambienti educativi, si combinano ed evolvono diversamente a seconda dell’età, ma soprattutto perché si corre il rischio di snaturare il profilo curricolare della Scuola dell’Infanzia che solo recentemente e faticosamente si è affrancato da un immaginario sociale e assistenziale. La proposta dell’assessora Palladini di “abbattere la soglia dei tre anni”, consentendo agli asili nido di “ospitare bambini anche un po’ più grandi” ci vede fermamente contrari così come continueremo ad opporci alla frequenza “anticipata” della scuola dell’infanzia. Intravediamo il rischio che per affrontare il momento di difficoltà degli asili nido di Piacenza, si sacrifichino decenni di cultura pedagogica e si comprometta il ruolo centrale affidato dalla Costituzione all’ intero sistema scolastico, a cominciare dal suo primo segmento.
Consentire a tutte le bambine e i bambini di questa città l’accesso alle scuole dell’infanzia significa riconoscere il percorso scolastico come garanzia dei diritti costituzionali di cittadinanza e pari opportunità; auspichiamo pertanto che l’Amministrazione Comunale sostenga le rivendicazioni della FLC CGIL per ottenere l’incremento delle sezioni statali e faccia fronte all’emergenza “liste di attesa” attivando scuole dell’infanzia comunali sull’esempio delle esperienze qualificate e consolidate già presenti in altri territori della nostra regione.