Cgil Piacenza
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Sindacato FP - CGIL
Servizi pubblici e Terzo Settore
Comunicato stampa di Rossana Dettori
Il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici di scegliere le
proprie rappresentanze in sede aziendale va garantito e vanno rispettate
le scadenze definite nella legge sulla rappresentanza sindacale nel
lavoro pubblico.

L’esigibilità di quel diritto, per noi inalienabile, non può essere
messa in discussione e la fissazione del calendario elettorale è un atto
ineludibile che prescinde da eventuali considerazioni tecnicistiche,
anche le più fantasiose, su possibili incompatibilità della legge di
riforma Brunetta con quella sulla rappresentanza di Massimo D’Antona.

La decisione di rinviare ulteriormente la fissazione delle elezioni
sarebbe la prova della manifesta volontà di negare alle lavoratrici e ai
lavoratori pubblici quel diritto.

Il 7 settembre, giorno del prossimo incontro all’ARAN, verificheremo se
alle dichiarazioni rilasciate in queste ore da alcune organizzazioni
sindacali seguiranno atti concreti e coerenti: se si vogliono definire
davvero, subito e insieme, i tempi della nuova tornata elettorale,
quello è il momento e il luogo per annunciare a oltre 1,7 milioni di
lavoratrici e lavoratori pubblici che entro novanta giorni potranno
votare i loro rappresentanti.

In caso contrario, il fatto di per se sarebbe grave, e ognuno
risponderebbe delle proprie scelte direttamente a quei lavoratori
inspiegabilmente privati di un loro diritto.