Cgil Piacenza
Ricerca semplice documenti
Sindacato FP - CGIL
Servizi pubblici e Terzo Settore
Intesa separata del 4 febbraio, Leggi Brunetta: "Tra i lavoratori pubblici monta la rabbia". L’assemblea della Fp-Cgil di Piacenza fa il punto sul comparto
“La situazione nel pubblico impiego sta diventando sempre più preoccupante e necessita, quindi, di un confronto ed una discussione tutti insieme”.

Questo si leggeva nell’ordine del giorno dell’assemblea che la Funzione Pubblica Cgil di Piacenza ha convocato con le Rsu, il Comitato iscritti e il Comitato Direttivo di Piacenza nel salone Nelson Mandela di via XXIV Maggio e che ha visto un’ampia partecipazione. All’assise hanno prese parte anche la segretaria regionale Fp-Cgil Emilia-Romagna Adele Ventura e Maurizio Frigeri, della segreteria regionale del comparto sanità

Prima del 4 febbraio, nel comparto pubblico si respiravano “malcontento e rassegnazione”, come effetto delle leggi Brunetta (la 133 del 2008 e la 150 del 2009) e per effetto dell’attacco parallelo sguaiato e delegittimante a tutto ciò che è lavoro pubblico nel nostro Paese. “Ora si sente che sta montando un sentimento di rabbia nei lavoratori” ha commentato Stefania Bollati, segretaria generale Fp-Cgil di Piacenza, al termine dell’assemblea.

“Oggi – spiega la segretaria Fp-Cgil Piacenza – nei luoghi di lavoro, non solo gli iscritti alla Cgil ma tutti si rendono conto degli effetti di queste leggi, di cui si può trarre un bilancio disastroso ad ormai due e tre anni dalla loro introduzione: ci sono decurtazioni economiche e tagli di diritti. Il blocco di 3 anni del contratto inserito – spiega - e il conseguente blocco della contrattazione decentrata insieme al congelamento degli stipendi al 31-12-2010 inserito in Finanziaria, avevano portato malcontento e una sorta di rassegnazione”.
“A tutto questo – prosegue - si è aggiunta l’intesa firmata il 4 febbraio da Cisl e Uil che dà piena applicazione alla legge 150 e contro la quale avevamo indetto uno sciopero generale insieme alla Flc (Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil, ndc) il 25 marzo”.

Brunetta più intesa separata. Da qui monta la rabbia nei bistrattati dipendenti pubblici, mare magnum dentro il quale vi sono le colonne del “welfare state” italiano. Ma le proteste del comparto pubblico confluiranno nello sciopero generale indetto dalla CGIL per il 6 maggio. “Convogliare lo sciopero il 6 maggio è una scelta che esprime il senso di responsabilità della categoria – prosegue Stefania Bollati - ma il 25 marzo, e prima e dopo manterremo alta l’attenzione dei temi del pubblico impiego con iniziative di piazza a Piacenza e in provincia, perché sono temi che riguardano tutti i cittadini”.

BONETTI (FP-CGIL Sanità privata): “A Piacenza l’empasse dei contratti della sanità privata riguarda 2.000 lavoratori”

Un altro fronte importante nel contesto di crisi dei rapporti industriali che impatta sul settore pubblico, è quello del rinnovo dei contratti della sanità privata. Un argomento che è stato al centro dell’intervento di Gaetano Bonetti, segretario organizzativo Fp-Cgil e con delega a questo comparto. “C’è un guado da cui bisogna uscire che riguarda i rinnovi contrattuali della sanità privata – ha detto Bonetti – un blocco che sta penalizzando circa 2.000 lavoratori piacentini che operano nei servizi alla persona e nelle cooperative sociali, nell’assistenza sociosanitaria e nelle cliniche private”.