IL COMUNICATO SPI CGIL PIACENZA SUL BILANCIO PREVENTIVO 2012 DEL COMUNE DI PIACENZA
Abbiamo letto sulle pagine di Libertà di sabato 5 novembre che la Giunta del Comune di Piacenza ha licenziato la sua manovra economica per il 2012, che ora la porterà al confronto con le quattro Circoscrizioni, che poi la riesaminerà prima dell’approdo in Consiglio Comunale per essere approvato entro fine anno.
Abbiamo appreso anche, sempre leggendo il giornale, che sono numerose le decisioni prese che coinvolgono –in un modo o in un altro- le persone anziane, pensionati e pensionate.
Naturale che sia così; sono un quarto dell’intera popolazione.
Come SPI Cgil ne associamo molte migliaia e in loro rappresentanza diretta agiscono due Leghe SPI, la D’Antona con sede alla Farnesiana e quella del Centro con sede in via XXIV Maggio c/o la Camera del Lavoro. Inoltre il 21 novembre, unitamente alla CGIL, sarà aperta una nuova sede in via Roma.
Nel 2010/2011, Sindacati Confederali dei Pensionati e degli anziani insieme alle tre Confederazioni CGIL, CISL, UIL hanno sottoscritto –spesso dopo trattative e confronti lunghi e complessi- accordi sulle scelte di bilancio con 47 dei 48 Comuni della provincia; altri, in aggiunta, con Distretti socio-sanitari, Unioni dei Comuni, Comunità Montane.
Con il Comune di Piacenza non fu possibile un Protocollo organico e strutturato; sia per ragioni di merito che per ragioni di metodo. Solo nel corso di successivi confronti in parte si recuperò, con un accordo con l’Assessorato al Welfare e per questioni, comunque rilevanti, in particolare per la popolazione anziana.
Sarebbe deludente e francamente incomprensibile un comportamento istituzionale volto, consapevolmente o no, alla conferma di quell’esito; perché è chiaro che stanno innanzi a tutti noi scelte difficili –per colpa innanzitutto della macelleria sociale perpetuata dal Governo nazionale- ma è anche altrettanto chiaro che o si decide tenendo ferma la barra della massima coesione sociale e della partecipazione consapevole, o altrimenti si diventa davvero più o meno tutti uguali nelle responsabilità.
Noi non ci stiamo; c’è ancora tempo e modo –non tanto per la verità- per recuperare un metodo di confronto che di per sé sarebbe già merito.
Noi di SPI e di CGIL siamo quelli dell’incontro con il Sindaco in piazza il 6 settembre in occasione dello sciopero nazionale della CGIL, della manifestazione a Roma del 28 ottobre dello SPI, della prossima manifestazione nazionale a Roma il 3 dicembre….. di mille altri momenti di iniziativa e lotta su obiettivi comuni nel rispetto delle reciproche autonomie.
Val la pena correre il rischio di disperdere simile ricchezza… per che cosa?
Segreteria Provinciale SPI Cgil
Lega SPI Cgil D’Antona
Lega SPI Cgil Centro Città