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Carrefour disdetta il contratto aziendale. Sciopero di 8 ore sabato 3 ottobre, a Piacenza interessati i dipendenti del supermercato GS di via Primo Maggio

Il contratto aziendale non si applica più perché “disdettato unilateralmente dall’azienda”, al suo posto un generico “Piano aziendale per i collaboratori”. Ma i dipendenti non ci stanno e proclamano uno sciopero di otto ore per sabato 3 ottobre che rischia di paralizzare i punti vendita del colosso Carrefour-Gs, 25mila dipendenti in tutta Italia e circa 40 a Piacenza, impiegati al supermercato Gs presso il centro commerciale Farnese in via Primo Maggio.

I rappresentanti sindacali del comparto, Giuliano Zuavi per la Filcams-Cgil, Michele Vaghini per la Fisascat-Cisl e Vincenzo Guerriero per la Uiltucs-Uil hanno indetto ieri una conferenza stampa per rendere note le motivazioni della protesta che investirà il punto vendita Gs in città. “Noi saremo davanti ai cancelli del supermercato dalle 8 – spiegano – e teniamo a precisare che se il gruppo sostituirà i dipendenti in sciopero con interinali all’ultimo minuto, verrà denunciato agli organi competenti per comportamento antisindacale”. Il clima in azienda è teso. Lo conferma un dipendente del Gs di via Primo Maggio, Giuseppe Isaia. “Abbiamo già fatto un grosso sacrificio con i premi di produzione – ha dichiarato Isaia - ora non siamo disposti a cedere anche sui diritti”. Sono tanti gli aspetti della vita in azienda su cui va ad impattare il contratto di secondo livello, disdettato dal gruppo Carrefour. “Nel periodo di malattia – è stato spiegato dai sindacati – il contratto integrativo copriva il cento per cento della retribuzione dal quarto al ventesimo giorno, senza contratto si scende al 75; la pausa che era retribuita ora non lo sarebbe più e poi il premio di produzione di 680 euro non sarebbe erogato ai nuovi assunti”. Queste sono solo alcune delle regole contrattate ora non più valide. Il contratto integrativo è diventato cartastraccia dopo 18 mesi di trattativa in cui “il gruppo ha fatto retromarcia su mobilità e sulla moratoria del contratto di secondo livello”. Poi, il 7 luglio, Carrefour ha affidato ad una nota la decisione di rescindere unilateralmente il contatto integrativo aziendale. Ed è partita la mobilitazione.