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Cesi ricerca, i lavoratori denunciano: "Questa è una dismissione". Zorzella, Filctem: "Il laboratorio va potenziato"


Comunicato dei lavoratori della sede CESI di Piacenza

Il giorno 20/01/2014 si e` svolta l’assemblea dei lavoratori CESI della sede di Piacenza che ha avuto come oggetto la comunicazione aziendale della chiusura delle attivita` di analisi chimica che si svolgono a Piacenza.
A partire dal conferimento dell’Unita` laboratorio ENEL di Piacenza a CESI (2002) si e` delineata una strategia aziendale di riduzione progressiva del personale e delle competenze acquisite. Nonostante questo atteggiamento aziendale, i lavoratori hanno sempre mantenuto un alto livello di competenza, pur con diverse difficolta`, con la consapevolezza che si trattasse della principale garanzia per il mantenimento degli ordini dai clienti.
L’azienda, intende procedere all’eliminazione di una disciplina (chimica analitica), che non ha solo la funzione di fornire dati analitici ma anche di integrare con la propria conoscenza il processo di consulenza, attivita` tipica della divisione CESI a cui appartiene la sede di Piacenza. Infatti, l’interazione con le altre discipline della divisione e` il vantaggio competitivo proprio della struttura.
Le motivazioni fornite da CESI per tale azione riorganizzativa sono la riduzione di costi e lo sviluppo con aumento di competenze. A integrazione di questa decisione, l’azienda ha gia` attivato un piano di esodo incentivato che potenzialmente riguarda anche diversi lavoratori della sede di Piacenza.
Gli incontri tra l’azienda e le OOSS nazionali e territoriali non hanno fatto emergere chiaramente le convenienze economiche e tantomeno lo sviluppo con aumento delle competenze, poiche´ non si comprende come si possa raggiungere tali obbiettivi riducendo il personale, esternalizzando completamente una fase delicata del processo produttivo e non delineando un piano di introduzione di nuove risorse ad alta scolarita`.
Considerando che CESI e` un’azienda in piena espansione con i bilanci in attivo, i lavoratori condividono le preoccupazioni delle OOSS nazionali e territoriali in merito a un’azione in controtendenza rispetto alle strategie messe in atto, in questo frangente, dalle aziende del settore elettrico. Infatti, dall’esternalizzazione, tanto decantata negli anni passati, queste aziende hanno ora deciso di ricorrere all’internalizzazione delle attivita`, nonostante la perdita delle competenze tecniche interne dovute alle scelte passate.
Inoltre, quanto annunciato dall’azienda, non inquadrandosi in un piano industriale, sembra una semplice dismissione, funzionale a realizzare una mera operazione contabile a effetto immediato.
I lavoratori della sede di Piacenza riuniti in assemblea, pur consapevoli che oggi non si stia ragionando di perdita di posti di lavoro, esprimono una totale contrarieta` all’operazione annunciata poiche´ non accompagnata da una reale convenienza economica, ma sicuramente coerente con la strategia di progressiva riduzione dell’impegno nella sede di Piacenza messa in atto gia` da diversi anni.
I lavoratori danno mandato alle OOSS nazionali e territoriali di attuare tutte le azioni necessarie a tutelare le professionalita` coinvolte e a garantire lo sviluppo reale della sede di Piacenza.
?Piacenza 20/01/2014
Assemblea dei lavora

Filctem, FLaei e Uiltec: "Il laboratorio va potenziato".

"Il laboratorio doveva essere potenziato, questa decisione ci preoccupa". Così i lavoratori Cesi commentano la  paventata chiusura "per scarsa competitività" del laboratorio chimico di via Nino Bixio a Piacenza, che si occupa di prove e certificazioni di apparati elettromeccanici e di consulenze sui sistemi elettrici.

A Piacenza la società, che impiega una sessantina di dipendenti, è operativa nei settori ambiente e ingegneria; la quota di maggioranza del pacchetto azionario è di Enel e Terna. "L’azienda e’ in piena espansione - spiegano, insieme ai rappresentanti sindacali di categoria Cgil Cisl e Uil - e ha i bilanci in attivo; la decisione di chiudere le attività di analisi chimica va in controtendenza rispetto ad azioni messe in atto in altre realtà dello stesso settore: si ricorre adesso all’internalizzazione di attività che anni fa venivano portate all’esterno". Undici i lavoratori che operano all’interno del laboratorio: "Viene incentivato l’esodo per quattro di loro - spiegano i sindacati confederali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil dopo l’incontro con i vertici dell’azienda - altri quattro sarebbero ricollocati su altre attività, altri 3 in attività di supporto". 


"La riorganizzazione, motivata da aspetti economici, si tradurrà in perdita di posti di lavoro, con caratteristiche di alta specializzazione. Non sono state date indicazioni sulla tempistica, ma sembra che si possa arrivare a una chiusura in un paio di mesi. Stasera in occasione del convegno Leap in città, incontreremo l’assessore regionale Carlo Muzzarelli".
tori CESI della sede di Piacenza