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Pagamenti dei Comuni e patto di stabilità, Cgil e Spi: "Giusta la mobilitazione dell'Anci del 21 marzo, si bloccherebbero risorse per la crescita"
Pagamenti dei comuni e patto di stabilità-
giusta la mobilitazione dell’Anci del 21 marzo a Roma

Allentare subito con un provvedimento di Governo i vincoli del Patto di stabilità che impediscono ai Comuni di spendere risorse già previste a bilancio per opere e servizi pubblici: è urgente ed indispensabile!
I vincoli del Patto bloccano, nella sola nostra regione, il pagamento di investimenti già finanziati per opere in gran parte già ultimate, per un valore di oltre duecento milioni di euro, provocando pesanti effetti recessivi all’economia regionale.
Rigidità, quelle del Patto, che ledono la reale autonomia e capacità di spesa dei Comuni prevista dalla stessa Costituzione.
Le scelte scellerate, compiute con le leggi finanziarie sul patto di stabilità, stanno provocando gravi conseguenze sulla qualità e sull’erogazione dei servizi pubblici essenziali per l’insieme delle comunità locali, oltre a pregiudicare lo sviluppo sociale ed economico dei nostri territori.
Le misure prese dal governo Monti peggiorano ulteriormente la situazione, avendo esteso i vincoli di spesa anche ai Comuni compresi tra i 1.000 e 5.000 abitanti, con il risultato di condannarli alla paralisi.
Chiediamo di rivedere pertanto le modalità di attuazione del patto di Stabilità e di allentare i vincoli per le spese destinati in particolare alle politiche sociali, alla realizzazione di opere di pubblica utilità, alla prevenzione del suolo e dell’ambiente.
In questo senso la manifestazione nazionale dell’Anci a Roma del 21 marzo rappresenta una giusta e condivisibile protesta per ottenere da parte del nuovo Parlamento un atto di responsabilità, modificando gli attuali ed inaccettabili vincoli che compromettono anche i livelli minimi di autonomia delle amministrazioni locali.


CGIL E SPI REGIONALI EMILIA ROMAGNA



_____ Aggiornamento ore 18 del 21 marzo 2013


(AGI) - Roma, 21 mar. - Per sbloccare i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione il governo prevede di immettere liquidita' nel sistema economico per circa 20 miliardi nella seconda parte del 2013 e ulteriori 20 miliardi nel corso del 2014. E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. Non solo: per consentire agli enti territoriali di onorare i propri debiti e' previsto anche "un allentamento dei vincoli del Patto di stabilita' interno per consentire l'utilizzo degli avanzi di amministrazione disponibili". Il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, ha annunciato l'emanazione di un decreto legge che determini forme e modalita' per accelerare i pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti di fornitori e imprese; decreto che, secondo il ministro, potrebbe essere varato da questo Governo o dal prossimo.

"Il debito aumentera' di 40 miliardi in due anni: 20 miliardi nel 2013 e 20 nel 2014. Quello che conta e' pero' il rapporto debito-pil", ha spiegato Grilli, che si e' detto convinto che tale innalzamento del debito "sia importante per stimolare l'economia": nonostante il numeratore salira' "contiamo che il denominatore ci aiuti in maniera importante a invertire la tendenza". (AGI)